È meglio aver fortuna che essere ricchi


“Mosche, Cavallette, Scaraffaggi e Premio Nobel” è stato scritto da Luigi Garlando nel 2019. Il titolo rimanda ai capitoli e alle fasi principali che hanno fatto crescere Luigi Aloe, il protagonista della storia.
Il 10 dicembre 1986 a Stoccolma Luigi si trova nella sala dei concerti del conservatorio alla premiazione di Rita Levi Montalcini per la scoperta dell’NGF ,quando Luigi nota una mosca appoggiata sul suo ginocchio. Nell’osservarla inizia a ricordare la sua bravura nell’uccidere le mosche e nel trovare mozziconi di sigarette, che portava ogni sera a suo padre. Luigi, chiamato dagli amici Gigino, non apparteneva ad una famiglia ricca, a sostenerla era il padre pescatore e la nonna, che vendeva medicine naturali. 
Il padre, sul punto di morire, affidò un compito a Gigino, quello di sostenere la famiglia. Luigi, che lavorava già come sarto, andò a fare il muratore per guadagnare di più. Dopo un breve periodo si trasferì in Germania per un paio di mesi, dato che gli fu offerto di lavorare come muratore con un maggiore stipendio. Mentre è in Germania gli crebbe la paura di possedere pochi soldi e così iniziò a lavorare così tanto che qualche giorno dopo si risvegliò in ospedale. Ritornato in Italia conosce Armando Rigobello, un professore, che gli fa scoprire il piacere della conoscenza tanto che dopo qualche anno ottenne il diploma magistrale e quello del liceo scientifico. Rigobello gli trova lavoro all’università di Perugia, dove inizia la sua carriera da assistente e come suo primo incarico fu quello di mantenere delle cavallette per fare esperimenti. Successivamente Rigobello gli dà la possibilità di poter andare a lavorare con Rita Levi Montalcini, scienziata di fama mondiale, in America, con il ruolo di assistente. Benché fosse contento di andare a lavorare con un personaggio così famoso, si preoccupò di non rivedere più Francesca, ragazza che ha conosciuto ad Amantea, e per ciò fece tutto il possibile per guadagnare abbastanza soldi per sposarsi e ritornare in Italia. In America Luigi per alzare il morale della professoressa, dato che era abbattuta per le fallite ricerche, le fece una sorpresa, finendo la sua ricerca e ottenendo una nuova scoperta scientifica. Ritornato in Italia sposa Francesca e la porta in America per continuare le ricerche e per regalare una vacanza a sua moglie. Alla fine delle ricerche si reca a Roma, dove compra una casa vicino a quella della signora Levi Montalcini a cui verrà consegnato il premio Nobel per la medicina qualche giorno dopo, dove Luigi verrà invitato alla premiazione. Quando Rita muore Luigi non si abbatte e continua le ricerche della professoressa.
La storia è ambientata negli anni ottanta ad Amantea,cittadina della Calabria, e poi si sposterà in Germania, in America, a Roma e infine in Svezia.Il romanzo narra delle vicende realmente accadute.
Il testo è un intreccio, infatti il racconto inizia subito con un flashback che racconta il percorso che ha fatto il protagonista prima di arrivare in Svezia.
Il testo è molto espressivo e scorrevole da leggere. La narrazione della storia di Luigi è un buon esempio di vita dove la fortuna ha avuto una parte importante, ma oltre alla fortuna ci furono anche vari personaggi che lo aiutarono nel suo percorso senza mai abbatterlo come ad esempio fece il professore Rigobello.
Come biografia è una delle migliori che abbia mai letto e inviterei a leggerlo ai giovani e adulti, perché fa riflettere sul proprio futuro e sulle proprie scelte.

Luca F.







Commenti

Post più popolari