Le avventure di Holden

“Il giovane Holden” è un romanzo di formazione scritto da J. D. Salinger nel 1951.
 Il libro parla di Holden, ragazzo statunitense, che è stato espulso da parecchie scuole ricche perché aveva un rendimento molto scarso. Il giovane decide di tornare a New York, dove abita, e trascorrere da solo il fine settimana in città, prima di recarsi a casa e riferire la notizia dell’espulsione ai suoi genitori. Holden visita locali, frequenta prostitute ma si sente solo quindi telefona e organizza incontri con alcune sue vecchie conoscenze per passarsi il tempo.  Purtroppo le persone con cui interagisce lo deludono perché sono già tutte proiettate nel mondo degli adulti e concentrate sul futuro, idee che annoiano Holden. Infine, il ragazzo decide di far visita alla sorellina, prima di andarsene definitivamente da New York. Durante tutto il libro, Holden è accompagnato dalla depressione mentre nel finale diventerà felice, in compagnia della sorella.
    Uno dei temi affrontati è quello della psicologia adulta: Holden non condivide i pensieri degli altri personaggi perché essi sono  coerenti, razionali e riflettono troppo sul futuro, diversamente da lui che cerca di godersi l’attimo e la sua adolescenza. Un’altra tematica trattata è l’ipocrisia della classe medio-alta newyorkese, la quale è basata solamente sull’apparenza e sui pregiudizi. 
   Lo stile utilizzato dall’autore è piuttosto particolare: caratterizzato da periodi molto brevi tanto che alcune volte ho avuto difficoltà nella comprensione; anche la ripetizione di termini, come “vecchio/a” o “vattelapesca”,  in tutto il romanzo è inusuale.
   Ho apprezzato la lettura del libro perché non ne avevo mai letto nessuno simile a questo, per quanto riguarda lo stile. Alcuni aspetti non mi sono del tutto piaciuti, ad esempio Holden si rispecchia varie volte nelle qualità da lui stesso criticate: l’importanza dell'aspetto esteriore e la necessità di giudicare. Infine mi sarebbe piaciuto l’inserimento dell’incontro tra Holden e  i genitori, nel finale.
Mi ha convinto l’affetto e l’istinto protettivo, attribuito dall’autore al protagonista, verso le persone che quest’ultimo ama, ovvero il fratello, la sorella e la “vecchia Jane” cioè una ragazza di cui si è innamorato durante un’estate. 
   Per concludere, consiglio questo libro ai ragazzi della mia fascia d’età affinché possano conoscere un altro punto di vista sull’adolescenza e anche perché lo stile utilizzato è del tutto originale e controcorrente. 
 Giorgia Ventura

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