Un amore amichevole

Il libro è ambientato nel 1992 nel cuore della città di Bologna dove vediamo scorrazzare a bordo di una bici Alex, un ragazzo di 17 anni. Frequenta il liceo classico Caimani e le sue passioni preferite sono la musica e la sua adorata bici con la quale gira tutta la città.  Alex ritiene che gli altri studenti appartenenti alla sua scuola siano molto diversi rispetto a lui e lo sostiene con disprezzo. 
La sua vita è quella di un adolescente che passa dai rimproveri dei genitori, che lui chiama Mutter e Cancelliere, ad un'uscita con il gruppo in bici. Finché un giorno questa monotonia cambia. 
Incontra Adelaide una sua compagna di scuola e passano un pomeriggio assieme. Inizialmente Alex non vuole ammettere i suoi sentimenti ma finisce col dichiararsi. La ragazza però non lo ricambia. Nonostante ciò il protagonista non si arrende e decide di scriverle.  Così i due iniziano a passare molto tempo insieme ma solo come amici perché lei a giugno partirà per l’America e non vuole affezionarsi troppo.
Si capisce però che tra loro non c’è solo amicizia e questo li porta a trascorrere momenti di pura felicità che Alex non ha  mai provato prima e che di sicuro mai dimenticherà. 
Intanto il ragazzo si avvicina molto al suo amico Martino, un ragazzo benestante ma soprattutto ricco di problemi. I due si perderanno per un paio di settimane e poi accadrà un avvenimento che porterà il protagonista a cambiare e a crescere scolpendo a modo suo la faccia della società.
Il romanzo mi è piaciuto molto infatti l’ho letto tutto d’un fiato e ho trovato molti aspetti gradevoli. Ad esempio la scrittura è molto leggera e adatta a tutti coloro che hanno la mia fascia d’età. È ricca di termini gergali e dialettali, in particolare bolognesi essendo ambientato nella città di Bologna. 
Un altro aspetto piacevole è il fatto che ogni tanto venissero scritti i pensieri e le sensazioni di Alex che sembrano quasi essere registrati in una delle sue videocassette. (Dall’archivio magnetico del Signor Alex D.)
Inoltre un altro punto che mi ha colpito è come faccia riflettere questo romanzo su alcuni aspetti come superficialità della società in cui viviamo e la bellezza di alcuni momenti che a volte non notiamo nemmeno.
Bella anche la descrizione dei luoghi e dei personaggi che spesso tende ad annoiare mentre in questo libro rende addirittura interessante il racconto. 
Infine mi sono piaciuti anche i flussi di coscienza mancanti di punteggiatura che non rendevano affatto difficile la lettura ma l’arricchivano ulteriormente. 
Del resto l’unica cosa che non ho capito a pieno è il titolo del libro che cita il chitarrista Jack Frusciante che uscì dal suo gruppo all’apice della fama. Alex non riesce a darsi una spiegazione di ciò e neanche io.
Consiglierei questo romanzo a tutti gli adolescenti e anche a coloro che ormai non lo sono più ma vogliono fare un tuffo nel passato e ricordare la loro gioventù.

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