RECENSIONE PLAYLIST-SALMO



   Playlist è il quinto album ufficiale di Maurizio Pisciottu, in arte Salmo, pubblicato il 9 novembre 2018 per Sony Music Italia e Machete Empire Records. Le produzioni sono state curate da 15 produttori diversi, tra cui lo stesso Salmo. Di questo disco è stata fatta una edizione live, con l’aggiunta di due brani inediti, Salmo 23 e Charles Manson (Buon Natale 2). Playlist vanta la collaborazione di cinque artisti, tenuti nascosti persino nella tracklist fino alla pubblicazione. Le collaborazioni sono Fabri Fibra, Nitro, Sfera Ebbasta, Coez e NSTASIA. Per la copertina il rapper sardo ha preso spunto da un disegno che un suo fan di 8 anni gli ha regalato a un instore nel 2015.

Il disco parte con 90 MIN, una delle due tracce già anticipate prima dell’usicta dell’album assieme a Perdonami. In questa traccia troviamo il “Salmo di tutti i giorni”, senza peli sulla lingua, che descrive la situazione attuale dell’Italia e dell’italiano medio, interessato solo al sesso e al pallone e non a temi più seri che lo circondano tutti i giorni. La seconda traccia, STAI ZITTO ft. Fabri Fibra, è sulla stessa onda. In questa canzone i due rapper, anche qui senza peli sulla lingua e felici di sparare m***a su chi vogliono, descrivono un po le limitazioni che l’italiano medio ha, con le sue finte credenze e stereotipi infondati. Avendo paura di fare una canzone troppo dolce e “family friendly”, Salmo ci aggiunge Fibra e il risultato è una bomba a mano. Si passa alla terza traccia, RICCHI E MORTI, in cui si pensa ci sia un minimo collegamento con la serie tv Rick & Morty. Questa traccia segue il filo delle prime due, in cui Salmo, su un beat martellante, si autoelogia e vuole un po’…trovare da dire, diciamo cosi. Nella quarta traccia, DISPOVERY CHANNEL, con il feat di Nitro i due rapper ringraziano di essere nati poveri e di essersi fatti il culo senza i soldi del papi per arrivare li. Con l’aiuto di Nitro e di un beat atomico la traccia diventa cattivissima. Si passa poi a CABRIOLET ft. Sfera Ebbasta, in cui i due artisti ironizzano un loro piccolo litigio del 2016, il tutto su un beat molto chill in stile canzone estiva, che però ha fatto storcere il naso a molti fan old school di Salmo. Questo chill viene poi interrotto da HO PAURA DI USCIRE, canzone con un beat cattivissimo ma con un testo che non ha un tema centrale ben preciso, tranne il classico di Salmo, aggressivo e senza peli sulla lingua. Si passa poi a SPARARE ALLA LUNA ft. Coez: la canzone racconta di Salmo che si impersonifica in uno spacciatore all’interno di un associazione antidroga, il tutto accompagnato dal ritornello melodico di Coez. Si passa poi a PXM. Il titolo è l'acronimo di “Prega Per Me” e potrebbe essere un omaggio all'album SxM dei Sangue Misto, riconosciuto come un classico del rap italiano. La traccia non ha nulla di nuovo e segue il filo delle altre con beat tosti e testo senza censure. La traccia successiva è IL CIELO NELLA STANZA ft. Nstasia. È una traccia d’amore e come ha dichiarato Salmo ci ha messo un po’ per arrivarci dato che non è il suo genere. Esso ha un testo romantico ma abbastanza volgare e che Salmo ha paragonato a “un amore vero, come quando la tua ragazza sta lavando i piatti e tu le tocchi il c**o”. Si passa a TIÈ, una instrumental con cui Salmo aveva bisogno di sfogarsi dopo la traccia d’amore, e cavolo se si è sfogato. Si ha poi ORA CHE FAI, in cui attraverso un beat bello cattivo Salmo introduce il concetto del “pinuchosky”, ossia la ripetizione della stessa parola di una lingua straniera da parte di una persona non originaria di quel luogo. Segue PERDONAMI, la seconda traccia fatta uscire prima dell’album, in cui Salmo attraverso una base trap vuole quasi “sfidare” gli altri trapper, che sono i destinatari delle critiche della canzone. Il disco si conclude con LUNEDÌ, un brano molto triste di cui il beat ricorda “Everybody Dies in Their Nightmares”, un brano di XXXTentacion, in cui il rapper sardo racconta di un periodo della sua vita in cui è caduto in una sorta di depressione. Salmo afferma di averla messa alla fine del disco perché per lui Playlist è come un film e Lunedi rappresenta il protagonista che si spara in testa, come se fosse un finale drammatico.

Insomma, Playlist è il disco del 2018 e in parte forse anche del 2019 c’è poco da dire: produzioni pazzesche, è un disco con più generi musicali che ti fa fare un viaggio musicale pazzesco, testi adatti ad ogni base a cui sono collegati e feat azzeccatissimi. Insomma Maurì, ogni volta ti superi. Lebon al mic è sempre una garanzia. Anche al concerto live a Bologna il rapper sardo ha fatto un live sontuoso: 15000 persone a incitarlo per 2 ore e mezza con il rapper che conclude il concerto con il tuffo sulla folla in stile rock n’ roll. Rimarrà una delle esperienze più significative della mia vita.

Voto: 10- (alcune canzoni non le ho apprezzate subito al 100% mi ci è voluto un po’ di più) 

Tracce preferite: Lunedì, Ho paura di uscire, Stai Zitto                                                                        



                                        


Commenti

Post più popolari