L'ELEGANZA DEL RICCIO

  "Quando l'apparenza inganna".

È questa la frase che racchiude "L'eleganza del riccio". Muriel Barbery, autrice di Bestsellers internazionali, attraverso la narrazione di due fantastiche protagoniste, espone in primo piano aspetti negativi che ancora oggi risultano come principali nella società. Ci fa osservare a pieno aspetti che tendiamo solitamente ad allontanare o a nascondere per non vedere com'è realmente la vita. Uno di questi, infatti, è la differenza tra le classe sociali e soprattutto l'ignoranza che colpisce la più alta.

La storia si svolge a Parigi e ad essere protagoniste sono Renée e Paloma. Madame Michel, o meglio Renée, è una donna che dall'esterno assume a pieno l'aspetto di una portinaia ma che, all'insaputa di tutti, è una colta autodidatta, amante della musica, dell'arte, della filosofia e della cultura giapponese. 

Paloma, invece, è una bambina di dodici anni, ma che di quegli anni ha solo l'aspetto. È molto intelligente, anche più di un adulto, ma come Renée continua a far credere alla gente di essere una mediocre ragazzina. Ha deciso che il giorno del suo tredicesimo compleanno si toglierà la vita, ma chi lo sa se riuscirà a farlo?


Due donne sconosciute, accomunate dalla volontà di non far conoscere alla gente la loro vera identità. Si incontreranno solo grazie a Monsieur Ozu, un ricco giapponese, che riuscirà a conoscere a fondo Renée e a smascherarla.


Consiglio la lettura  di questo libro a tutti perché anche se siete comodi sulla poltrona, vi farà catapultare in un'altra dimensione, non la solita, quella reale. Certo, però, che se cercate un intreccio narrativo complesso, allora questo non è il vostro genere.


Il mio voto è 9,5/10.

Secondo me, questa è una delle pagine più significative dell'intero libro.




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