I USE MY MUSIC AS A WEAPON

I USE MY MUSIC AS A WEAPON

Mi chiedo spesso quando ho iniziato ad ascoltare coscientemente la musica e mi impegno sempre a trovare una data ma non riesco mai ad arrivare a una conclusione certa. Solo ultimamente, nuotando nel buio oceano della memoria, sono riuscito a trovare un momento preciso che posso considerare la nascita della mia passione. Quando ero bambino, frequentavo corsi estivi di nuoto e mi ricordo che un giorno, quando mio padre mi venne a prendere, gli chiesi, una volta in macchina diretti verso casa, quale fosse la sua band preferita. Da sempre io e mia madre eravamo investiti dalla  sua musica, sia in macchina, sia in casa ma, in quel giorno d'estate, decisi di informarmi su ciò che ascoltava e ci faceva ascoltare. Con grande orgoglio mi rispose ” I GENESIS”. Si tratta, per chi non lo sa, di una storica band progressive rock inglese nata alla fine degli anni '60 e, in teoria, ancora attiva, nelle esibizioni dal vivo, se non ci fosse il Covid-19. In realtà ero cresciuto con le note di Genesis, Pink Floyd, Dire Straits e altri nomi soprattutto britannici, ma, quel giorno, decisi di smettere di sentirli e cominciare ad ascoltarli. Da allora sono entrato in un vortice da cui non sono più uscito.

Le prime canzoni sotto la doccia sono proprio di quel repertorio, ovviamente cantate con l'inglese di un bambino di dieci anni:

   uiv gad tu gedin tu ged aaaaauuut, aaaaaah aah aaah aaaaaaaut! 

...oltre a non conoscere l'inglese ero anche stonato...


                                             Copertina di Wind and Wuthering dei Genesis

 Durante gli anni delle elementari ho continuato ad ascoltare la musica di mio padre, scoprendo, nei viaggi in macchina, nuovi artisti. Avevo, inoltre, la convinzione che quei pezzi fossero famosissimi in tutto il mondo. Purtroppo per me non è stato così. Quando iniziai a sentire, per caso, la musica dei miei compagni di classe, notai che era completamente diversa da quella che immaginavo. Niente assoli. Nessuna canzone più lunga di tre minuti. Solo suoni elettronici e capelloni che piacevano tanto alle bambine. Un esempio da citare, e dimenticare, sono i 
One Direction che erano considerati dei miti inarrivabili... (che triste). Mi ricordo addirittura una canzone che andava in quel periodo particolarmente imbarazzante di cui, però, non mi ricordo il titolo. Se non sbaglio parlava di una volpe che fa gni gni gni gni gni. Se oggi riuscissi a trovare il titolo di quel pezzo d'arte denuncerei chi l'ha composta per tentato omicidio. Sentendo queste cacofonie decisi, un giorno, di cantare in una sorta di talent che avevamo organizzato dopo la mensa. Io, da bravo protagonista, ne presi parte e cantai Carpet Crawlers dei Genesis e la dedicai a una bambina che mi piaceva. Essendo la canzone poco famosa, non conoscendo l'inglese ed essendo stonato come tre campane fuori tempo, il risultato fu la faccia schifata della bambina... me la ricordo ancora oggi.

Continuai ad ascoltare solo la musica di mio padre fino ai dodici anni, poi mi addentrai autonomamente nel mondo della musica. Non sapendo da dove partire, iniziai ad ascoltare i pezzi che passavano su R101. Perciò posso dire che ho iniziato con la musica pop. Il mio primissimo gruppo musicale sono stati i Coldplay, nonostante non abbia mai ascoltato tutta la loro discografia, solo l'album A Head Full of Dreams, poiché una studentessa di mia madre mi regalò il CD dopo essere stata al concerto. Si trattava del mio primo disco, un evento epocale per me, un inizio che continuerà soltanto qualche anno dopo. Conobbi i Coldplay con la canzone Something Just Like This feat. Chainsmokers, di cui mi innamorai perdutamente. Dimostrai la mia passione verso questa band quando la professoressa di musica ci chiese, come compito estivo, quello di creare un cartellone del nostro artista preferito, riportando storia del gruppo, discografia, membri e genere musicale. Presentai il mio cartellone di un colore verde evidenziatore orribile. A me non piaceva esteticamente ma alla professoressa si, tanto che decise di appenderlo nell'aula di musica insieme agli altri migliori. Il mio cartellone, in mezzo a tutti gli altri belli e ben curati che c'erano, era come un pugno in un occhio.


                                                          Immagine dei Coldplay

Se a tredici anni mi avessero chiesto che musica ascoltavo, avrei risposto "Gli Imagine Dragons", che mi hanno accompagnato tra i tredici e i quattordici anni. Li scoprii in radio con la canzone Thunder mentre stavo tornando dalla lezione di tennis. Essendomi incuriosito decisi di approfondirli e scoprii altri pezzi come Believe, Whatever It Takes e soprattutto Demons. Quest'ultima canzone è stata particolarmente significativa per me, soprattutto nei miei momenti depressi. Gli Imagine Dragons (da ora in poi ID) sono stati la mia prima vera passione musicale e mi hanno aperto di più al mondo della musica. Infatti è stato con loro che ho sentito cosa si prova ad aspettare un disco in uscita, quel non vedo l'ora che non ho mai provato. 

Il motivo più importante per cui ho amato gli ID è stato perché il 07/09/2018 ho visto il loro concerto a Milano Expo. Mi ricordo tutto di quella giornata, dall'inizio alla fine. Io e mio padre siamo partiti verso le otto di mattina per l'autostrada. Nonostante fossi molto eccitato decisi di non ascoltare gli ID durante il viaggio perché avevo paura di rovinarmi l'effetto sorpresa del concerto. Così, per ammazzare il tempo, chiesi a papà di raccontarmi la storia dei Genesis dal principio. Per molti sarebbe potuta sembrare una gran noia ma a me piacque molto, poiché la considerai come una storia, una fiaba da raccontare ai bambini, e poi morivo nel vedere la passione negli occhi di mio padre. Quando arrivammo sul luogo del concerto c'era una fila lunghissima alla biglietteria, solo dopo scoprii che erano presenti in 60.000 persone. Dopo essere entrati all'Expo comprai la felpa della band con il logo del loro ultimo album: Evolve. Ad aprire per gli ID arrivarono altre due band: i primi furono i Vaccines (credo si chiamassero così), mentre i secondi furono i Maneskin. I primi facevano canzoni tutte uguali mentre i secondi non li ho nemmeno notati, poiché arrivò una pioggia fortissima. Mi infuriai come mai l'avevo fatto. Il giorno più bello della mia vita poteva essere rovinato dalla pioggia. E se annullassero il concerto? E se arrivasse un fulmine che ci uccide tutti? Mio padre, con una calma da record, cercava di tranquillizzarmi, ma niente. Zero. Quando entrarono gli ID sul palco mi salì un senso di gioia che mi ricorderò per tutta la vita. Iniziai a cantare a squarciagola, non interessandomi della mia voce poco dotata. La pioggia non era più niente. La coinvolgente interpretazione del cantante Dan Reynolds mi levò di dosso tutti i pensieri negativi. Sicuramente il momento più bello dell'anno...forse della mia vita. Purtroppo il concerto finì e arrivammo a casa verso le tre del mattino. Il ricordo di quel giorno è ben custodito nella mia mente. Neanche l'Alzheimer me lo toglierà!


                                                     Immagine degli Imagine Dragons

Credo che la mia passione verso gli ID sia finita con la morte di mio Nonno. Credo che da quel giorno io mi sia indurito caratterialmente. Notai ciò dal fatto che il pop non mi dava più soddisfazione, era troppo leggero e necessitavo qualcosa di più pesante, cattivo e grezzo. Provai per un breve periodo i Muse, una rock band moderna. Resistetti un po' ma poi lasciai perdere. A ottobre 2019 scoprii i Disturbed, prima con la loro bellissima cover di The Sound of Silence, poi con alcuni altri pezzi qua e là. Per la prima volta ascoltai il METAL. Trovai tutto quello di cui avevo bisogno: velocità, cattiveria e tappeti sonori. In questo modo iniziò il periodo musicale più intenso della mia vita. In un anno entrai in un contatto ancora più intimo con la musica. Dopo aver finito la discografia dei Disturbed continuai con la band che oggi considero la mia preferita, non solo per importanza che ha per il genere, ma anche perché è importante per me. Sto parlando dei grandissimi Iron Maiden. Finire la loro discografia è stata un'impresa, perché ascoltare ben sedici album non è una cosa da tutti. Anche se non posso definirmi il fan numero uno perché sono troppo giovane. Album come Powerslave, The Number of the Beast e Seventh Son of a Seventh Son sono all'apice dell'Heavy Metal, capolavori indiscussi da tutti. Scegliere un pezzo preferito sarebbe un'impresa ardua. Durante la quarantena ho avuto modo di scoprire gli Slipknot, band Alternative Metal che ha avuto diverse influenze, dal nu metal al death metal. Con una formazione a nove membri mi ritrovai davanti a una musica violenta e urlata. A fine quarantena conobbi anche i Metallica, talmente famosi che divennero il simbolo del metallo pesanteIn questo periodo mi vennero regalati i primi dischi metal. Oggi ho una collezione, di cui sono molto fiero, di quasi venti CD. Per comprarli vado in un negozio di dischi a Castelguelfo.

Solo da pochi mesi ho iniziato a dare una forma concreta alla mia passione: ho iniziato a suonare la chitarra, o per lo meno la strimpello. Sto imparando ogni giorno sempre di più e vengo mosso dalla mia voglia e curiosità di imparare. Il mio sogno sarebbe quello di diventare il chitarrista solista di una band. Purtroppo non sarà facile, non ci sono tanti David Gilmour o Kirk Hammet al mondo... I pezzi che fin'ora ho imparato, e sono più fiero, sono Animal Instict dei Cranberries, Wish You Were Here dei Pink Floyd e sto imparando Highway to Hell degli AC/DC.


                                             Eddie The Head, mascotte degli Iron Maiden

Questa è la mia storia nel mondo della musica, che mi ha accompagnato da quando ero molto piccolo. Non mi voglio soffermare su che cosa ascolto adesso perché, a causa della scuola, faccio fatica a ritagliarmi il tempo per ascoltare tutto quello che voglio. Perciò sarei poco dettagliato e parlerei di tutto e niente. Dico solo che mi sto avvicinando al Progressive Metal. Magari in futuro ne parlerò meglio.

LORENZO ORSI


(P.S. il titolo è puramente casuale; la musica non è un'arma, ma uno stile di vita)  




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