Lo diciamo a Liddy?

 Pochi mesi fa ho letto "Lo diciamo a Liddy?", libro di Anne Fine; inizialmente non ero entusiasmata all'idea di leggerlo, perché la trama non rispecchiava i miei gusti, ma, dopo poche pagine, mi ero già ricreduta. Il libro racconta la storia di quattro sorelle molto legate tra loro: non si nascondono niente e passano tutti i weekend e le feste insieme. Questo equilibrio viene interrotto quando tre delle sorelle vengono a conoscenza di una "voce di corridoio" su il compagno della quarta sorella: gira voce che sia stato un pedofilo. Le sorelle si sentono in dovere di informare la sorella in questione, Liddy; ma quest'ultima non prende bene la notizia, escludendosi dal gruppo, poiché pensa che le sorelle vogliano soltanto rovinare la relazione col nuovo compagno. Le altre tre sorelle, in un primo momento, si sostengono a vicenda; però, dopo alcuni giorni, Stella e Heather abbandonano Bridie, la sorella che aveva comunicato a Liddy la nuova, per allacciarsi nuovamente con Liddy. Bridie cercherà di andare a fondo a questa faccenda, scoprendo ciò che non si sarebbe mai aspettata. 

Il tema fondamentale che viene proposto durante tutto il romanzo è quello della famiglia: l'autrice ci mostra come i rapporti in un'apparente famigliola felice si possano complicare in poco tempo; nel libro vengono presentate implicitamente due tesi: la prima sostiene l'importanza di mantenere i vincoli familiari, mentre la seconda ci dimostra che a volte è bene allontanarsi dalla famiglia. Inoltre il romanzo è completamente basato su personaggi femminili che, nonostante abbiano tutti caratteri diversi, sono figure di donne indipendenti.

Ho gradito leggere questo libro perché non mi sono annoiata, anzi, mi sono immersa completamente nelle sue pagine; inoltre, è difficile trovare volumi che trattano di questi concetti. In conclusione è stata una lettura inaspettata e insolita ma apprezzata.

Giorgia V.


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