PRIMO LEVI PARTE DUE

 Nel Lager mi ha particolarmente colpito la legge che vige e su cui si basa il campo. Come una selezione naturale, chi si salva non deve avere pietà per nessuno (nemmeno dei compagni), deve aguzzare l'ingegno, sopportare pazientemente e mostrarsi forte: o fisicamente, o con l'ingegno e la furbizia. Chi non riesce ad essere come tale, viene definito "musulmano" e appartiene di conseguenza a quella "massa anonima continuamente rinnovata e identica dei non uomini" che è destinata a morire silenziosamente. Inoltre se sei ebreo, la possibilità di aspirare, con le tue possibilità, a un gradino più alto (Prominentem) e ottenere la fiducia/ammirazione delle SS e dei Kapo si riduce drasticamente, a differenza degli altri schiavi. Per sopravvivere bisogna entrare nel giro di baratti, furti e piccoli torti che ti permettono di ottenere una maggiore razione di pane o zuppa, necessaria per non morire di fatica durante le estenuanti e interminabili giornate di lavoro.

sasha

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