Se questo è un uomo - parte 1

Primo Levi viene catturato il 13/12/1943 e dopo un brevissimo periodo di transito a Fossoli viene portato al campo di di Buna-Monowitz; il trasferimento avviene all'interno di un treno dove c'erano 40 passeggeri per vagone. Già da questo passaggio sono evidenti le condizioni di disagio che da lì in poi subiranno gli Ebrei: nel treno si trovano tutti schiacciati, l'acqua scarseggia, il cibo  manca e i posti per fare i propri bisogni sono pochi. Finito il viaggio, avviene la loro iniziazione: vengono spogliati dei loro vestiti, vengono rasate barbe e teste e dopo si ritrovano con un tatuaggio indelebile sul braccio con scritto un numero, che rappresenterà la loro identità per sempre ad Auschwitz. 

Finiti questi  passaggi, Levi entra nel campo e si rende subito conto delle condizioni degli altri Ebrei: camminano tutti lentamente a testa bassa e i loro occhi sono vuoti, quasi nessuno ha un barlume di speranza. Già dopo pochi giorni Levi vive con lo stesso spirito vuoto degli altri prigionieri, ma dopo poco ha un incontro con uomo chiamato Steinlauf  che si ricorderà non solo per la sua vita nel campo, ma per sempre. Egli gli dice che non bisogna avere un atteggiamento passivo davanti a questa situazione: gli Ebrei del campo stanno vivendo un guerra e mostrarsi scoraggiati significa averla persa in partenza.

All'interno del libro ci sono dei possibili rimandi all'Inferno di Dante; per esempio la scritta ARBEIT MACHT FREI (il lavoro rende liberi) ricorda il "cartello" riportato sulla porta dell'inferno. Un altro esempio riguarda il generale che fa spogliare gli Ebrei scesi dal treno che ricorda la figura di Caronte, il traghettatore dell'Inferno.


Commenti

Post più popolari