SE QUESTO È UN UOMO: PARTE 1

Primo Levi era un ragazzo di soli 24 anni, che a causa delle leggi razziali fu costretto a intraprendere la faticosa vita di montagna; lui e i suoi compagni partirono con un enorme svantaggio poiché mancavano di contatti, armi, esperienza e denaro.

 Il giorno 13 dicembre 1943 tre Milizie fasciste irruppero per sorprendere una banda molto più pericolosa di quella in cui si trovava Primo Levi, ma catturarono anch'esso, il quale venne portato a valle come persona sospetta. Dopo essere stato interrogato, e aver dichiarato la sua condizione di <<cittadino italiano di razza ebraica>>, venne deportato a Fossoli, un campo di smistamento presso Modena. 

Il 22 febbraio 600 ebrei, compresi anziani e bambini, furono portati fino alla stazione di Carpi, dove li attendeva un treno diretto in Polonia. Il viaggio verso Auschwitz durò 4 giorni, e le persone furono costrette a viaggiare in condizioni disumane, ammassate l'une alle altre senza cibo né acqua. Arrivati al campo, vennero spogliati, e lasciati per molte ore in piedi senza alcuna notizia. Vennero espropriati perfino del loro nome: ognuno venne marchiato con un tatuaggio raffigurante un numero sul braccio sinistro. La loro vita, insomma, venne completamente "cancellata": erano diventati dei semplici ignoti, nessun nome, nessuna famiglia, nessun diritto. L'unica cosa che potevano fare per mantenersi, almeno dal punto di vista psicologico, in vita, era continuare a lavarsi, mangiare, lavorare. Proprio per questo quando Primo Levi, ormai rassegnato alla morte certa, decide di non farsi più la doccia, interviene Steinlauf, un compagno, il quale lo invita a lavarsi poiché altrimenti si trasformerebbe definitivamente in una "bestia". 

Si tratta di una sorta di Inferno dantesco, come viene definito nel libro stesso, a partire dal viaggio verso Auschwitz, in quanto i vagoni erano bui e tremendamente caldi, caratteristica analoga ai gironi descritti da Dante. Inoltre Primo Levi associa il giorno nel campo all'inferno di Dante, e l'infermeria al limbo. Infine gli ufficiali dell'SS vengono paragonati a Caronte: così come il mostro infernale è il guardiano che traghetta le anime al di là del fiume, allo stesso modo i generali dell'SS si occupavano di controllare gli ebrei durante il viaggio e una volta arrivati al campo.

 


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