Se questo è un uomo parte 1

 Quando Primo Levi viene catturato? Dove viene rinchiuso in Italia? Com'è il viaggio verso Auschwitz? Quali condizioni trova nel campo? Che cosa cerca di fargli capire Steinlauf? Quali riferimenti all'Inferno dantesco avete già incontrato?

Se questo è un uomo è un libro scritto da Primo Levi, dove racconta la sua drammatica esperienza trascorsa nel campo di concentramento di Monowitz situato vicino Auschwitz.
Primo Levi, un giovane ebreo di 24 anni, etichettato come "cittadino italiano di razza bianca", fu catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943,
Dopo la cattura, fu inviato a Fossoli in provincia di Modena, dove vi era un campo di internamento nel quale venivano rinchiusi coloro che erano disprezzati dal governo fascista.
Per arrivare ad Aushwitz, dovettero prendere un treno composto solamente da 12 vagoni, in cui vi erano all'interno 650 persone. Nei vagoni non c’era spazio libero, si pativa il freddo, inoltre il bisogno di bere e di mangiare si fece sentire per lunghissimi giorni.

Quando arrivarono a Monowitz vicino ad Auschwitz, alcune persone dovettero dividersi dai propri cari. Gli uomini vennero portati subito ad un controllo generale, nel quale gli furono rasati i capelli e dove gli fu consegnata la propria veste, la quale porteranno fino al giorno in cui tutto questo sarà finito. 
In seguito sul polso gli vennero tatuati dei numeri, ciò fu l'unico riconoscimento che gli venne affibbiato fino alla loro permanenza all'interno del campo di concentramento. 

All'interno del campo, come racconta Primo Levi, dovettero seguire molte regole, venivano trattati come bestie. Lo spazio per dormire era molto esiguo e alcune volte si riducevano a dormire attaccati l'uno all'altro in una sola cuccetta. L'acqua non era potabile, si doveva aspettare l'ora di cena per poter bere il brodo della minestra.

Steinlauf, era un prigioniero con cui Primo Levi strinse un' amicizia all'interno del campo.
Quest'ultimo gli fece capire l'importanza di lavarsi con cura, per Steinlauf era l'unico modo per non perdere la propria dignità. 

Nel testo vengono fatti diversi richiami all'inferno di Dante, nel quale viene menzionato il limbo facendo riferimento all'infermeria. Per Primo Levi entrare ad Auschwitz era come entrare nell'inferno di Dante.

Gaia V.

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