Se questo è un uomo-parte 2

Nel capitolo “i sommersi e i salvati” Levi riflette su come sopravvivere in campo; ciò che sottolinea durante la narrazione è che se facevi il tuo umile compitino e non emergevi sugli altri entro pochi mesi saresti morto in campo. Per sopravvivere bisognava distinguersi e per chiarire questo aspetto egli porta 3 esempi di alcuni prigionieri; quello che mi ha colpito di più è Henri, che fece emergere a tutti i prigionieri l’aspetto della pietà umana: dimostrandosi come debole e con un passato difficile aveva stretto buoni rapporti con chiunque, anche se la sua meschinità era evidente. 

Un’altra parte che mi ha colpito è il capitolo “il canto di Ulisse”, dove per la prima volta Levi riuscì a staccarsi della realtà del campo recitando un canto dell’Inferno di Dante: questa passaggio mi ha fatto riflettere perché ho capito quanto possa essere forte il potere di un libro e soprattutto la Divina Commedia, dove ogni aspetto caratteristico dell’essere umano viene trattato nella sua forma più vera.

Francesco F.

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