don't panic

“DON’T PANIC” di Tedua segna il ritorno del rapper genovese.Arrivato sulle piattaforme streaming, inaspettatamente,egli stesso lo considera come :«Un mash-up di strofe, troppo forti per restare nel computer e troppo freestyle per finire nell’album». Un progetto da lui molto sentito, che segna quindi l’arrivo del suo lavoro più atteso e faticato, ovvero “Divina Commedia” durante i prossimi mesi.Sette tracce per circa un quarto d’ora di musica, in cui il rapper, icona dello stile drill in Italia, dimostra ancora una volta tutta la sua abilità di scrittura e improvvisazione freestyle, oltre che le inedite doti di direzione artistica.I sette brani freestyle contenuti in “Don’t Panic” hanno la durata di circa due minuti ciascuno e l’obiettivo di regalare all’ascoltatore un’esperienza breve, ma forte, nell’immaginario di Tedua. L’intero progetto artistico, che è stato eccezionalmente curato dal rapper, viene da lui stesso definito come “Un viaggio verso le porte dell’inferno”.Mentre i primi pezzi sono contornati da un immaginario dantesco, in una città distrutta dalle fiamme, con il proseguire delle tracce si arriva “nell’oscurità e nella calma apparente della notte e di un museo tanto maestoso quanto vuoto, simbolo di una società fatta solo di apparenze”, ha raccontato il cantante nel comunicato stampa diramato negli ultimi giorni. L’inferno descritto da Tedua appare quindi con una connotazione sempre più moderna e futuristica, a voler rappresentare la società moderna e le problematiche che essa si porta con sè. n un crescendo di intensità, gli ultimi due freestyle vedono Tedua all’entrata dell’Inferno, rappresentato come un luna park in disuso, e all’interno della Selva Oscura decantata da Dante, circondato dalle mitologiche fiere. Tedua è finalmente pronto a intraprendere il lungo viaggio nei tre mondi dell’oltretomba confermando il suo ruolo apicale nella scena drill italiana. MM

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